VIDEO/ I sindaci: “L’acqua del teramano resti pubblica e alla Ruzzo Reti”

L’Assemblea con l’Ersi vota un documento in cui si chiede di evitare lo ‘scippo’, con l’Acquedotto cittadino inglobato in un gestore unico regionale

TERAMO – Acqua pubblica e ri-affidamento in house della gestione in provincia di Teramo alla Ruzzo Reti, senza scippi o colpi di mano. E’ questa la presa di posizione dell’Assemblea dei sindaci dell’ambito provinciale dei servizio idrico che oggi, presieduto dal presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, dopo una lunga discussione ha votato all’unanimità un documento di indirizzo rivolto all’Ersi (l’organismo di controllo delle società che gestiscono i 7 ambiti abruzzesi del servizio idrico) in cui si chiede di confermare: “alla scadenza naturale, l’affidamento in house del servizio idrico integrato dell’ambito teramano alla Società pubblica Ruzzo Reti spa”.

Pur con numerosi distinguo i Sindaci non vogliono mettere in discussione l’affidamento in house alla Ruzzo Reti di cui sono soci.L’Assemblea è stata convocata su sollecitazione dell’Ersi che ha chiesto di esprimere un parere in vista della scadenza della convenzione – il 25 luglio del 2023 – precisando che l’avvio della procedura per l’individuazione di un nuovo soggetto deve iniziare diciotto mesi prima. Non solo. L’Ersi, nelle note ufficiali fatte pervenire, sottolinea che la decisione della Ruzzo Reti di far ricorso al Tar contro il parere analogo dell’organismo di controllo “rischia di minare il rapporto di fiducia che deve sussistere fra concedente e concessionario per il permanere dell’affidamento”.

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